Ideazione, Direzione artistica e musicale : Flavio Colusso
Direzione scientifica : Domenico Antonio D’Alessandro
Consulenza artistica : Andrea
Coen
Quærite primum Regnum Dei L’inaugurazione del Venite Pastores, il festival Teatino di musica, cultura e spiritualità, quest’anno coincide con l’apertura dell’Anno Giubilare di sant’Andrea Avellino: un tempo di grazia, di indulgenze, di pellegrinaggio, di giubilo. Realtà molto belle che si combinano a perfezione tra loro e chiedono di aprire gli occhi, di svegliarsi, di alzarsi e mettersi in cammino. Un Anno Santo è un anno di lodi e di cantici, di giubilo e gratitudine per le meraviglie che il buon Dio opera nei confronti di tutti. L’invito che ormai da sette anni Venite Pastores ci rivolge, quest’anno è ancor più un invito a intonare salmi di lode, a trasmettere gioia: che il lavoro degli artisti e degli studiosi nel riscoprire la nostra storia e la nostra arte contribuisca a far nascere da queste radici nuovi frutti. Valentín Arteaga y
Sánchez-Guijaldo C.R. Flavio Colusso: Con il 2007 Venite Pastores – l’itinerante festival “theatino” di Avvento e Natale – giunge alla settima edizione; a Napoli e Roma, sedi ormai istituzionalizzate, si affianca quest’anno Bologna completando con un altro tassello il mosaico di quelle circa quaranta città italiane che hanno visto la presenza attiva e costruttiva dei Chierici Regolari Teatini. Linee guida di questo percorso artistico, culturale e spirituale sono la lode divina nel suo contesto, il desiderio di incontri sempre più ampi, la passione per la ricerca storico-scientifica come per la proposta di nuove commissioni musicali che segnino il nostro presente per consegnarlo ad un sempre migliore futuro. Le manifestazioni del IV Centenario del transito al cielo di sant’Andrea Avellino (1520/21-1608) anticipano l’inaugurazione del Venite Pastores al 9 novembre: nella basilica di San Paolo Maggiore – straordinario Santuario del Decumano napoletano dove, oltre a sant’Andrea, riposano il fondatore san Gaetano Thiene e altri beati dell’Ordine Teatino – la “festa” si apre con un Convegno storico-scientifico, il canto dei Primi Vespri della festa del Santo e, il giorno successivo, la prima esecuzione assoluta della Missa sancti Andreae Avellino, da me composta, nell’interpretazione della Cappella MusiCale TheaTina: la Missa è inserita nella solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal rev.mo Preposito generale dell’Ordine, il poeta spagnolo Valentín Arteaga y Sánchez-Guijaldo, qui anche autore di alcuni dei versi cantati nella nuova composizione. Il 25 novembre, a Bologna, viene presentato, fresco di stampa, il secondo volume della collana di studi e testi “Musica Theatina” (curata dalla Fondazione Le Colonne del Decumano e da Musicaimmagine per i tipi della LIM di Lucca), dedicato alla preziosa raccolta napoletana (1610) degli Inni a cinque voci del Padre Teatino Pietro Paolo alias Scipione Stella, contenente anche un imponente e scrupoloso lavoro di ricerca di Domenico Antonio D’Alessandro, Direttore scientifico della Fondazione, che apre Flavio Colusso E nelle chiese Inni al Signor ! (Tosca , I Atto) 12 nuove prospettive alla visione della storia della musica del ‘600. Al volume è allegato il CD degli Inni già presentato e distribuito nel 2005. La sede di questa conversazione–concerto è il prestigioso Museo Internazionale e Biblioteca della Musica che nella sua ricchissima collezione, unica al mondo, custodisce, oltre alla stampa originale degli Inni di Stella, numerose rarità afferenti alle vicende del musicista napoletano il quale, prima di diventare Chierico Regolare proprio sotto la guida spirituale di sant’Andrea Avellino, fu attivo alla corte del principe di Venosa Carlo Gesualdo e si dedicò a progetti di strumenti “enarmonici” sperimentali. Lo scorso 30 dicembre 2006, durante la “Festa del Te Deum”, con la rara esecuzione del Te Deum di Domenico Scarlatti abbiamo inaugurato il “nostro Anno scarlattiano”; quest’anno, il 14 dicembre, a Napoli, nel Conservatorio San Pietro a Majella, istituzione con cui abbiamo instaurato una solida collaborazione, proseguiamo quelle celebrazioni con la presentazione del volume Domenico Scarlatti Adventures curato da W. Dean Sutcliffe e Massimiliano Sala (Ut Orpheus Editore, Bologna 2007) che raccoglie i contributi di autorevoli studiosi europei e americani sul Maestro napoletano; anche qui una conversazione- concerto – con M. Sala e con i solisti dell’enseMble seiCenTonoveCen- To (Valerio Losito viola d’amore, Andrea Coen clavicembalo) – costituisce l’occasione per approfondire alcuni aspetti dell’esecuzione delle musiche scarlattiane in una nuova prospettiva offerta dallo studio del rapporto di Scarlatti con il celebre castrato Farinelli alla corte di Madrid. Il 20 dicembre, un altro appuntamento di rilievo presso il Conservatorio napoletano è con il Coro finlandese CanTinovuM diretto da Rita Varonen, che propone il raro ascolto dell’affascinante repertorio corale scandinavo di ieri e di oggi. I successivi eventi napoletani vedono consolidarsi anche la collaborazio13 ne prestigiosa e quanto mai significativa con la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro con il concerto spirituale intitolato Musica e Architettura Teatina nel Duomo di Napoli; le armoniose proporzioni dell’arte di Francesco Grimaldi, insigne architetto Teatino progettista sia della celebre Cappella del Tesoro che della basilica di San Paolo Maggiore, sono un’ulteriore testimonianza dell’antico rapporto dei Padri Teatini con il Duomo, centro della spiritualità napoletana, che con questo appuntamento vede sempre più fattiva la cooperazione delle diverse realtà ecclesiali della città. I busti d’argento di san Gaetano e di sant’Andrea Avellino esposti nel novero dei Santi compatroni, ricordano la particolare venerazione che il popolo napoletano ha sempre tributato alla presenza teatina nella città. In tale intenso contesto le “meditazioni” di Vincenzo De Gregorio sono contrappuntate dalla Cappella MusiCale TheaTina con le musiche di Luzzasco Luzzaschi del quale ricorre il IV Centenario della morte, del suo famosissimo allievo Girolamo Frescobaldi, del principe Carlo Gesualdo e di Scipione Stella in prima moderna a Napoli. Segue, sabato 22 dicembre, la “Pastorale per la Novena del Signore” ormai divenuta una felice consuetudine del “centro antico” della città partenopea – tra via S. Gregorio Armeno e i Decumani – dove la basilica teatina di San Paolo Maggiore domina con le sue colonne, simbolica scenografia di innumerevoli “natività” create dagli artigiani che da secoli lavorano nella zona. Partecipa quest’anno alla manifestazione il Coro CanTinovuM che, oltre al repertorio natalizio del suo paese, presenta due prime esecuzioni assolute di giovani autori finlandesi – Tero Lanu e Heikki Korhonen – insieme ad una altra prima esecuzione: quella della Pastorale commissionata da "Venite pastores" per questa occasione a Mario Pagano, famoso compositore napoletano amato anche per le canzoni che hanno accompagnato l'infanzia di milioni di ita- Venite Pastores 2007 1 liani nel mondo. Ci ha affascinato subito l’idea di avvicinare due culture così diverse tra loro, la napoletana e la finlandese, fin dal primo “incontro” a Roma, nella cappella nazionale dei finlandesi situata nella basilica di Santa Maria sopra Minerva, proprio accanto al mausoleo di papa Paolo IV Carafa, co-fondatore dell’Ordine Teatino: interpretando questa “vicinanza” nella prospettiva ecumenica nella quale questo popolo da tempo vive con convinzione, confidiamo che anche le nostre iniziative di scambio culturale rispondano efficacemente all’esigenza di una “unità” piena e visibile. Altri concerti ci richiamano a Roma in peculiari luoghi Teatini: da San Giacomo in Augusta (che ospitò san Gaetano nell’umile servizio di pietà presso l’antico “Hospitale degl’Incurabili”) alla preziosa e poco conosciuta chiesa di San Silvestro al Quirinale (antica sede della Curia Teatina) a Sant’Andrea della Valle, con manifestazioni di grande suggestione affi- date al Coro CanTinovuM, alla Cappella MusiCale di san GiaCoMo, alla Cappella MusiCale liberiana diretta dall'Accademico Pontificio Valentino Miserachs Grau. Infine, anche quest’anno la Cappella MusiCale TheaTina e la Croce Rossa Italiana, presente per una raccolta di “fondi destinati ai bambini coinvolti nei territori di guerra e nelle aree di crisi”, rinnovano l’invito alla “Festa del Te Deum”: annuale percorso di ricerca e di esecuzione dei Te Deum composti dal Cinquecento ad oggi. Fin dalla sua prima edizione la manifestazione ha creato momenti di grande emozione e segno di forte presenza dei Teatini nella vita culturale della Capitale: la manifestazione è divenuta subito un appuntamento di rilievo della città, un successo strepitoso e una vera festa, con la presenza di illustri ospiti fra cui uno dei soprani più famosi al mondo, Mariella Devia. Nella prospettiva della “festa totale”, del “Te Deum” inteso come “l’applauso musicale per antonomasia” al Signore, in Sant’Andrea della Valle (la “chiesa di Tosca”) ascoltiamo quest’anno, come anteprima dell’Anno pucciniano 2008, due composizioni che appartengono al contesto storico della vicenda dell’opera Tosca: i Te Deum (1800) di Bernardino Ottani e di Domenico Puccini, nonno del più celebre Giacomo. A queste nostre iniziative, che abbiamo spesso avuto il piacere di vedere imitate da altri, è stato riconosciuto dalla stampa, dal pubblico e da istituzioni quali Università, Ministeri, Presidenza della Repubblica, Pontificio Consiglio della Cultura, etc. un valore indiscusso non solo per la qualità degli eventi ma per il significato profondo che esse sottendono. Nell’ambito del ricco e complesso panorama culturale odierno, vogliamo rimarcare quanto sia importante, non solo per gli appassionati cultori di arte o di storia, conoscere ed apprezzare le proprie radici, per la propria crescita, umana e spirituale; quanto sia positivo parlare con il linguaggio della bellezza, e quante porte possa aprire questo confronto aperto e consapevole tra presente e passato: nella convinzione che l’arte e la cultura siano un’opportunità imprescindibile per la crescita spirituale dell’uomo, nonché una risorsa preziosa per lo sviluppo dell’occupazione e della ricerca scientifica. |