Le Colonne del Decumano
ideazione, direzione artistica e musicale
Flavio Colusso

direzione scientifica
Domenico Antonio D’Alessandro

direttore di produzione

Silvia De Palma

comitato scientifico “Musica Theatina”

Andrea Coen, Flavio Colusso, Vincenzo Cosenza
Domenico Antonio D’Alessandro
Gaetano Rossell i Clivillers, Agostino Ziino

consulenza musicale

Andrea Coen

coordinamento editoriale

Paolo Maria Vitiello

comunicazione e ufficio stampa

Musicaimmagine
Elena Scarici

organizzazione

Daniela Colasanti, Matteo Colusso
Raimo Lenoci, Federica Petrignani

Le Colonne del Decumano
via Poggio Martino, 1 • 00191 Roma
piazza San Gaetano, 80 • 80138 Napoli
lecolonnedeldecumano@fastwebnet.it

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via del Corso, 494/a • 00186 Roma
tel. 06.36004667 fax 06.45442649
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informazioni
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Incamminiamoci e cantiamo...

Un anno di più, grazie a Dio, ci incamminiamo e cantiamo:“Venite pastores”. Il nostro canto è chiamata, annuncio, invito: «mettiamoci in movimento!». Sì, chi sono i pastori dell’Avvento – i musici, gli artisti, i poeti, la gente della speranza – se non persone di passaggio, uomini con gli occhi aperti, alcuni transumanti, altri nomadi, i quali senza pigrizia affrontano l’avventuroso cammino? «Venite, venite». L’arte, e in special modo la musica – si sente su un terreno che le è proprio quando si prepara a peregrinare attraverso i sentieri dell’Avvento. Cos’è l’Avvento? L’esplosione di una speranza; è mettersi in cammino, pellegrini alla ricerca della bellezza che mai si nasconde dall’altra parte di alcun tramonto, e rendersi disponibili, eliminare gli impedimenti e porsi alla portata del Dio che viene. I Teatini sono i figli di san Gaetano. Del Santo che va per i sentieri e i campi della Chiesa con il Bambino in braccio. E quando arrivava il Natale chiamava gli “zampognari” a Napoli affinché anche la musica s’inginocchiasse davanti all’Incarnazione di Dio. Già è stato detto: questo caro e povero mondo si salverà grazie alla bellezza, perché la Bellezza possiede, com’è evidente, un potere sublime di illuminazione e la vocazione propria dei Teatini non è vocazione di uomini notturni, ma di gente che cammina nella chiarezza. Il Natale è una stella che va e viene sull’oscurità della notte per illuminare. Ecco: che ad ognuno trabocchi nel cuore lo Splendore del Bambino Dio di san Gaetano, e cosa vuole che faccia? Cantare! “Venite pastores”.

Valentín Arteaga y Sánchez-Guijaldo cr
Preposito generale dei Chierici Regolari Teatini

 

«Ed un’apposita nuova Cantata [...] e nelle chiese inni al Signor !» (Tosca, I Atto)

Venite Pastores, il festival “theatino” di Avvento e Natale giunge nel 2008 alla ottava edizione. Articolato in appuntamenti con funzioni solenni, concerti ed eventi culturali che privilegiano tematiche storiche, artistiche e spirituali nei monumenti architettonici legati alla storia e alla tradizione dell’Ordine dei Chierici Regolari, detti “Teatini”, Venite Pastores nasce nel cuore del centro antico di Napoli, dove la Basilica di San Paolo Maggiore domina con le sue colonne, simbolica scenografia di innumerevoli “natività” create dagli artigiani che da secoli lavorano nella zona.

In questa edizione, alle città di Roma e Napoli si affiancano Bologna e, per la prima volta Lecce, nuovo tassello per completare il mosaico delle località italiane ed europee che hanno visto nei secoli la presenza attiva dei Padri.
La lode divina espressa con la bellezza della musica e di tutte le arti, il desiderio di incontri sempre più ampi, la passione per la ricerca storica e la proposta di nuove opere che segnino il nostro presente per consegnarlo ad un sempre migliore futuro; queste le linee guida del percorso artistico, culturale e spirituale di Venite Pastores; questo lo spirito che ci anima da anni e ci impegna a conseguire obiettivi di qualità musicale sempre più alta, nella ricerca di nuovi stimoli e nell’opera di diffusione di un repertorio poco frequentato del patrimonio del passato per indurre pubblico e artisti a ricercare in esso le radici per un sempre più vitale e armonioso futuro.

Con questa prospettiva, in sintonia con le iniziative musicali, proponiamo in San Paolo Maggiore una mostra fotografica, Minori di città di Sergio Siano, curata dall’Associazione Colibrì, e perpetuiamo la presenza della Croce Rossa Italiana, anche quest’anno attiva per una raccolta di fondi destinati ai bambini coinvolti nei territori di guerra e nelle aree di crisi.

Numerose sono le nuove produzioni sia di musica antica che contemporanea – con nuove composizioni di Riccardo Biseo, Lorenzo Donati, Alberto Giraldi, Gianni Lamagna, Mario Pagano, oltre che del sottoscritto – e realizzate con la partecipazione di numerosi artisti e gruppi – il coro del Monastero di San Gregorio Armeno, il coro Juvenes cantores, il Vocalia Consort, la Cappella Musicale di San Giacomo, l’Ensemble Secentonovecento, la Cappella Musicale Liberiana e la Cappella musicale S.Cecilia della Cattedrale di Lucca – che condividono i nostri obiettivi e la nostra passione.

Molte nostre iniziative – frutto di studi e ricerche storico-musicologiche – sfociano in opere editoriali e discografiche: nella collana «Musica Theatina» curata dalla Fondazione Le Colonne del Decumano e da Musicaimmagine per i tipi della LIM di Lucca, dopo la pubblicazione dei volumi su Scipione Stella, Cataldo Amodei e W.Amadeus Mozart, quest’anno presentiamo in collaborazione con il Museo e Biblioteca Internazionale della Musica di Bologna, con il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e con il Conservatorio “Tito Schipa di Lecce”, il VI volume contenete la mia Missa Sancti Andreae Avellino, scritta per il IV Centenario del religioso Teatino.

Di Francesco Andreu, padre Teatino, illustre figura di religioso, studioso e artista, ricorre nel 2008 il Centenario della nascita; per celebrarlo abbiamo voluto dedicargli una delle sezioni in cui si articola il festival: “Musica e Preghiera” eseguendo, in particolare, la sua Missa Tota Pulchra in occasione della solennità dell’Immacolata e la Ninna nanna, sua “tenera” composizione del lontano Natale 1952, ispiratrice del concerto Ninna nanna a Gesù

Due appuntamenti nel nome di Francesco Grimaldi, architetto teatino, in monumenti sacri da lui progettati: a Napoli, la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro celebra il IV Centenario della posa della Prima pietra con una “nuova” Cantata-Esercizio spirituale, Il Sangue, il Nome, la Speranza, composta per la ricorrenza del Patrocinio di san Gennaro, fortemente sentita in Napoli e carica di un forte simbolismo; il lavoro, che si richiama ai tre enigmi del «San Graal chinese» (Turandot) di Giacomo Puccini, offre un singolare contributo alle celebrazioni del 150° anniversario della nascita del compositore lucchese. Il programma è riproposto a Lecce nella Chiesa di Sant’Irene ritornata agli antichi splendori dopo un recente restauro.

Nuovo “incontro” di questa edizione è anche quello con il “Pio Monte della Misericordia” – storica istituzione, celebre anche per il capolavoro di Caravaggio (le Sette opere di misericordia) che ne rappresenta la vocazione benefica – in collaborazione con l’Ambasciata d’Austria: si presenta un progetto italo-austriaco su Antonio Draghi, grande compositore riminese che ebbe una brillantissima e prolifica carriera a Vienna alla corte di Leopoldo I, e del quale saranno eseguiti in anteprima brani inediti dell’oratorio Il Crocifisso per Gratia, overo san Gaetano.

Altri appuntamenti ci richiamano a Roma in peculiari luoghi Teatini: San Giacomo in Augusta – dove san Gaetano, nell’umile servizio di pietà presso l’antico “Hospitale degl’Incurabili”, fondò il nuovo Ordine dei Chierici Regolari – e Sant’Andrea della Valle, con manifestazioni di grande suggestione affidate al Vocalia Consort, alla Cappella Musicale di San Giacomo e alla Cappella Musicale Liberiana diretta da Valentino Miserachs Grau.

La Cappella Musicale Theatina rinnova, per il quinto anno consecutivo, l’invito in Sant’Andrea della Valle alla Festa del Te Deum. Nella prospettiva della “festa totale”, del Te Deum inteso come “applauso musicale per antonomasia al Signore”, si riuniscono artisti, gruppi e cori per riproporre i Te Deum composti dal ‘500 ai nostri giorni: fin dalla sua prima edizione nel 2004 la manifestazione, realizzata nella “chiesa di Tosca”, ha creato momenti di grande emozione, ed è divenuta appuntamento di rilievo della città, grande evento di fine anno della Capitale, successo e vera festa rallegrata dalla presenza di illustri ospiti; ricordiamo per tutti Mariella Devia, uno dei più famosi soprani dei nostri tempi.

Eccezionale successo di pubblico e segnalazioni da parte della critica hanno accompagnato le esecuzioni passate; nel 2007, in apertura dell’Anno pucciniano, sono stati eseguiti i Te Deum di Bernardino Ottani e Domenico Puccini, nonno di Giacomo, composizioni che appartengono al contesto storico della vicenda dell’opera Tosca. Due gli eventi che nel 2008 in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Lucca e della Fondazione Simonetta Puccini-Istituto di Studi Pucciniani, chiudono le nostre “celebrazioni pucciniane”, un omaggio organistico di Andrea Coen alle varie generazioni di musicisti della Famiglia Puccini e, con la partecipazione della Cappella Musicale del Duomo di Lucca, - storica istituzione diretta per secoli dai Puccini, il mio nuovo Te Deum ispirato alla Tosca nel quale, amplificando le citazioni pucciniane indagate fin nelle pieghe più profonde della loro essenza, cerco di indicare «un’altra chiave» di lettura dell’arte del Maestro: sempre sospesa sul limitare del Sacro.

Flavio Colusso